WeBlog di economia, politica economica, macroeconomia, finanza e mercati.

Home

Contattami

Site feed

Picture of week

ABOUT INFLATION

Monitor

 

Previous Posts

Europa islamica o Turchia europea?

La Turchia attuale e' il prodotto di una serie di ribellioni, rivoluzioni e riforme tese a costruire un moderno Stato europeo. La storia la unisce al nostro continente, ma questo non rende certo pi facili i negoziati di oggi.

  SEGUE >>

La Cina

In seguito all'apertura commerciale e al processo di modernizzazione il Governo di Pechino ora si vede lottare contro ideali democratici provenienti dall'interno e dall'esterno del paese.

Post:  1   2   3

 

Archives

gennaio 2005    febbraio 2005    marzo 2005    aprile 2005    maggio 2005    giugno 2005    luglio 2005    agosto 2005    settembre 2005    ottobre 2005    novembre 2005    dicembre 2005    gennaio 2006    febbraio 2006      

 

 
   
   
 

Migrazione nelle prospettive economiche globali del 2006

altri post:

AAA Parigi cerca idraulico

I flussi migratori generano solo vantaggi

Energia Stiamo entrando nella seconda metà  dell'era del petrolio, che sarà  caratterizzata dal declino degli approvvigionamenti. Potrebbe essere la fine dell'economia come la conosciamo oggi ma fare previsioni è impossibile, perchè sarà  la prima volta che una risorsa cruciale esaurirà .

Il nucleare tra l'era del petrolio e quella dell'idrogeno

Petrolio. Conseguenze di un monopolio energetico

Petrolio. Gli speculatori si celano dietro la Cina

 

Fuochi a Oriente

     Caligs  domenica, aprile 24, 2005 Permalink 7 comments

Il premier nipponico riconosce le atrocita' di guerra commesse in Asia. Ma 80 parlamentari vanno in visita al cimitero militare di Yasukuni e la Cina si indegna.

Il caso che contrappone il nazionalismo cinese a quello giapponese ha le radici in una rivalita' secolare e nelle vicende sanguinose degli anni 30 e 40 ma si accompagna anche agli esiti contraddittori dello sviluppo economico e sociale delle due potenze asiatiche in questi decenni. L'industrializzazione e la liberazione dei mercati sono stati infatti la base di uno sviluppo economico accelerato, ma anche un mezzo, senza precedenti nella storia, per aumentare rapidamente la ricchezza e la potenza militare delle nazioni. Nonostante le dichiarazioni del premier Koizumi che si e' detto profondamente costernato per le sofferenze procurate ai popoli asiatici dal Giappone, sembra ancora lontana tra Pechino e Tokyo una versione asiatica della riconciliazione tra Fracia e Germania dopo la seconda guerra mondiale. La Cina forte della sua crescita economica a due cifre, vuole riprendersi un posto centrale nello scacchiere asiatico e di fronte all'ascesa delle contestazioni interne, le autorita' sfruttano il sentimento patriottico come un mezzo per compensare le frustrazioni della popolazione derivanti da uno sviluppo caotico, con crescenti disparita' tra ricchi e poveri, una corruzione dilagante e disagi sociali. La mia speranza e' che anche in Cina inizi a soffiare il vento della liberta' e c'e' qualcuno che sta cominciando a svegliarsi. Il Governo cinese per evitare un'altra Tien-An-Men, ha fatto del nazionalismo una sua priorita' tentando di dirottare la carica aggressiva della societa' sul Giapppone. Dall'altra parte, nell'arcipelago giapponese cresce pure nei sondaggi una maggioranza della popolazione favorevole a rivedere l'articolo 9 della Costituzione che impedisce al Giappone di possedere un esercito. La Cina, peso massimo della politica asiatica, sta per diventare anche una superpotenza economica. Il Giappone, la seconda economica del mondo, non si accontenta di essere una mini-potenza militare e diplomatica.

 

L'Ue non cresce, Bce costretta ad un bivio

     Caligs  venerdì, aprile 22, 2005 Permalink 0 comments

L'Euro forte sfavorisce la produzione europea per impulso della domanda, il prezzo del petrolio, arrivato a nuovi massimi, aggrava i costi dell'export e riduce gli impulsi della domanda interna. Alla luce di questi dati la Commissione europea si e' vista costretta a modificare le aspettative di crescita economica dell'eurozona, ritoccando al ribasso il pil di circa 0,4%. Il 2% previsto per il 2005 e' quindi ora al 1,6% confermando la nostra difficolta' nell'uscire dalla stagnazione, evidenziano piu' che mai il gap creatosi con gli altri continenti.

Le intenzioni della Bce, captati i rumors degli ultimi mesi, sembravano quelle di ammontare il saggio d'interesse con la motivazione di contrastare rischi inflazionistici riguardanti le materie prime e il mercato immobiliare; in quest'ultimo si e' assistito con l'inizio del millennio a uno sproporzionato disallineamento, a un paradossale boom che ha portato per anni gli operatori, non sapendo in cosa investire, ad acquistare case.

Appresa la notizia i mercati e le istituzioni hanno reagito mutando parzialmente le proprie aspettative e attendendo una risposta del presidente della Bce Jean-Claude Trichet e del consiglio direttivo. L'istituzione quindi dovra' rispondere scegliendo due politiche opposte:
-valutare un rialzo del saggio d'interesse considerando che l'economia segue un processo ciclico dove l'aumento del costo del denaro va a soffocare il tasso di crescita e soprattutto a contrastare situazioni inflazionistiche create dalla stessa espansione economica.
-confermando una politica accomodante bloccando il saggio d'interesse al 2% stabile dal giugno 2003, lavorando sulle aspettative degli operatori in modo da interessarli ai mercati finanziari riducendo gli investimenti privati su quello immobiliare; si tratta quindi di attuare un processo di transazione dei potenziali investitori, dal mercato del mattone a quello delle azioni, obbligazioni e derivati, provocando cosi' una diminuzione della domanda di case con una conseguente discesa dei prezzi.

La Bce quindi dovra' decidere valutando il suo obiettivo primario, quello della stabilita' monetaria, con riguardo al rischio d'una spirale di aumento dei prezzi sopra il 2%; ma l'aumento dei tassi sarebbe come bastonare un mulo esausto, colpevole solo d'attardarsi a cercare qualche filo d'erba sul ciglio della strada.

 

Etica nelle oppurtunita' cinesi

     Caligs  Permalink 0 comments

Assieme al presidente Jacques Chirac, Gerhard Shroder ha insistito molto in questi ultimi mesi perche' l'embargo, che vieta la vendita di armi alla Cina - introdotto all'indomani della repressione cinese contro le manifestazioni del 1989 - fosse abolito. Nelle ultime settimane il cancelliere tedesco e' apparso sempre piu' isolato in Germania e la sua posizione e' diventata fonte d'imbarazzo anche altrove.
In un primo tempo il fronte europeo si e' lentamente sgretolato dopo che a Cina ha approvato una legge che autorizza l'uso delle armi contro Taiwan. Successivamente il ministro degli Esteri Joschka Fischer ha preso le distanze da Schroder sulla questione: "il cancelliere sa che sono piu' scettico di lui sul tema, come lo sono i suoi rappresentanti in Parlamento" ha dichiarato sul Die Zeit. Appare quindi inaspettata e poco chiara la strategia di Schroder. E' evidente che il cancelliere vede nella fine dell'embargo la possibilita' per le imprese tedesche di vendere armamenti alla Cina stabilizzando cosi' il trend che vede l'export mondiale di armi tedesche essere quadruplicato nel 2003 rispetto il 2002.

Nella scelta da parte di uno stato di inserirsi nel mercato delle armi, oltre alla parte economica, gioca un ruolo fondamentale l'aspetto delle relazioni internazionali. E', infatti, molto importante poter assicurare un durevole rapporto d'amicizia fra i due paesi che portano a termine la compravendita, soprattutto per i venditori e' fondamentale essere sicuri che le armi appena vendute non siano usate in modo improprio. L'analisi di questo mercato, anche per il caso cinese, e' quindi molto interessante, in quanto permette di comprendere le politiche sul lungo termine, essendo gli eserciti al tempo stesso artefici e strumenti della politica estera. Le scelte in campo militare che stanno fiorendo in questi mesi in Cina, sono conseguenza della passionale cultura e della propria esaltazione imperialistica che combinate con le variabile demografica e l'espansione economica, che caratterizzeranno i prossimi decenni, potrebbero proiettare la Repubblica Popolare ad inseguire la leadership bellica posseduta dagli Stati Uniti.
La rottura con il Taiwan e la delicata situazione con il Giappone che ha visto in questi giorni sfociarsi con manifestazioni nelle vie di Shanghai rappresentano la conferma dell'arrogante politica estera. Occorre quindi stare attenti perche' le enormi opportunita' commerciali e finanziarie che ci offre oggi la Cina potrebbero poi pesare nel nostro futuro causando un effetto boomerang.

 

Wolfowitz nominato presidente

     Caligs  sabato, aprile 02, 2005 Permalink 0 comments

Biografiall -falco- dei neo-con Usa si impegna ad agire per lo sviluppo e contro la poverta' .
Tutto come previsto. Il Consiglio dei direttori esecutivi della Banca Mondiale ha nominato all'unanimita' Paul Wolfowitz nuovo presidente dell'istituzione multilaterale. Una decisione ampiamente attesa dopo che i vertici dell'Unione europea avevano dato il loro parere positivo. Wolfowitz diventera' operativo a partire dal prossimo 1 giugno, scaduto cioe' il termine del secondo mandato quinquennale dell'attuale presidente James Wolfensohn. Intanto il neo-presidente dichiara: i prossimi sei mesi saranno decisivi per per la politica internazionale, in vista del summit Onu di settembre il cui obiettivo e' quello di ridurre la poverta' nel mondo e l'indebitamento dei paesi sottosviluppati..."
a

 

Blog da visitare

1972

Analisi-tecnica.biz

Fuorimercato

JimMomo

Oriente news

Rumors & risparmio

Sofia

Un bloggo

Volpino

Attualità  e Media

Corriere della Sera

Il Foglio

Il Sole 24 ore

La Repubblica

Chicago Tribune

CNN Money

Financial Times

International Herald Tribune

La Tribune

Les Echos

The Economist

Wall street Journal

Indicatori Economici

AfricaOnline
Attualità  e politica dei paesi del Continente africano

Analisi finanziaria
Rivista economica on-line.

Aspen Institute Italia
Pubblica trimestralmente la rivista "Aspenia".

Atlapedia Online
Contains full color physical maps, political maps

Bloomberg
Settimanale di informazione finanziaria

CIA - The World Factbook 2002
Schede dettagliate di tutti i paesii

Economia e Management

Forbes
Rivista economica on-line.

Governments on the WWW
database dei siti istituzionali (governo, banca centrale, media))

Limes
Rivista di geopolitica

La voce
Approfondimento prevalentemente di temi di attualità  economica

Milano Finanza
Edizione on-line del giornale economico.

National Security Archive
Storia e attualità . archivi della Nsa

Istituzioni e organizzazioni nazionali

Banca d'Italia

CIPE
Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica

CONSOB
Commissione Nazionale per le Società  e la Borsa

ICE
Istituto Nazionale per il Commercio Estero

ISAE - Istituto di Studi e Analisi Economica
Sito ufficiale.

ISTAT
Istituto Nazionale di Statistica

ISAE - Istituto di Studi e Analisi Economica
Sito ufficiale.

ISVAP
Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni

Sviluppo Italia
Agenzia nazionale per l'aiuto allo sviluppo del Mezzogiorno.

Ministero dell'Economia e delle finanze
Sito ufficiale del Ministero.

Ministero per l'Innovazione e la Tecnologia
Sito ufficiale del Ministero.

 

Istituzioni e organizzazioni internazionali

APEC
Asia-Pacific Economic Cooperation

Asian Development Bank
ADB is a multilateral development finance institution dedicated to reducing poverty in Asia and the Pacific.

BCE
Banca Centrale Europea

Free the world
Committed to bringing economic freedom and growth to all the countries of the world.

Global Corruption Report
Explores how civil society, the public and private sectors and the media use and control information to combat - or conceal - corruption.

History of Economics
The History of Economics web site provides online access to resources for teaching, scholarship and research in the history of economics and the history of economic thought.

International Monetary Fund
IMF - Fondo Monetario Internazionale

National Association for Business Economics
NABE is an association of professionals who have an interest in business economics and who want to use the latest economic data and trends to enhance their ability to make sound business decisions.

OCSE
Organisation for the Economic Cooperation and Development

OECD
Organization for Economic Cooperation and Development

OPEC
Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio

Transparency International
L'organizzazione propone un indicatore della corruzione nei diversi paesi

World Bank Group
Banca Mondiale

World Trade Organizaton
WTO - World Trade Organization, Organizzazione Mondiale del Commercio.

 
 

In questo blog si possono leggere riflessioni e valutazioni sul mondo dell'economia che derivano sempre e comunque da conoscenze e percezioni strettamente soggettive, parziali e discrezionali. Dunque, assolutamente soggette a errori di interpretazione e valutazione. Si segnala, inoltre, che questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge numero 62 del 7.03.2001.