Etica nelle oppurtunita' cinesi
Caligs ║ venerdì, aprile 22, 2005 ║ Permalink ║ 0 comments
In un primo tempo il fronte europeo si e' lentamente sgretolato dopo che a Cina ha approvato una legge che autorizza l'uso delle armi contro Taiwan. Successivamente il ministro degli Esteri Joschka Fischer ha preso le distanze da Schroder sulla questione: "il cancelliere sa che sono piu' scettico di lui sul tema, come lo sono i suoi rappresentanti in Parlamento" ha dichiarato sul Die Zeit. Appare quindi inaspettata e poco chiara la strategia di Schroder. E' evidente che il cancelliere vede nella fine dell'embargo la possibilita' per le imprese tedesche di vendere armamenti alla Cina stabilizzando cosi' il trend che vede l'export mondiale di armi tedesche essere quadruplicato nel 2003 rispetto il 2002.
Nella scelta da parte di uno stato di inserirsi nel mercato delle armi, oltre alla parte economica, gioca un ruolo fondamentale l'aspetto delle relazioni internazionali. E', infatti, molto importante poter assicurare un durevole rapporto d'amicizia fra i due paesi che portano a termine la compravendita, soprattutto per i venditori e' fondamentale essere sicuri che le armi appena vendute non siano usate in modo improprio. L'analisi di questo mercato, anche per il caso cinese, e' quindi molto interessante, in quanto permette di comprendere le politiche sul lungo termine, essendo gli eserciti al tempo stesso artefici e strumenti della politica estera. Le scelte in campo militare che stanno fiorendo in questi mesi in Cina, sono conseguenza della passionale cultura e della propria esaltazione imperialistica che combinate con le variabile demografica e l'espansione economica, che caratterizzeranno i prossimi decenni, potrebbero proiettare la Repubblica Popolare ad inseguire la leadership bellica posseduta dagli Stati Uniti. La rottura con il Taiwan e la delicata situazione con il Giappone che ha visto in questi giorni sfociarsi con manifestazioni nelle vie di Shanghai rappresentano la conferma dell'arrogante politica estera. Occorre quindi stare attenti perche' le enormi opportunita' commerciali e finanziarie che ci offre oggi la Cina potrebbero poi pesare nel nostro futuro causando un effetto boomerang.
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