Aumentano ancora le entrate locali ma...
Caligs ║ lunedì, novembre 07, 2005 ║ Permalink ║ 0 comments
Il piano fiscale delle economie locali è stato uno degli argomenti più discussi di questa finanziaria, che andrà a ridurre i trasferimenti da Roma alle regioni e ai comuni. Da ciò si è richiamata attenzione. “Attraverso il provvedimento potrebbero partire le pressioni fiscali da parte dei comuni e regioni per sostituire le mancate entrate”. Oggi il Dipartimento per le Politiche Fiscali del Ministero dell’economia ha diffuso i dati per i primi sette mesi dell’anno pubblicando un dato invariato per le addizionali Irpef comunali e regionali, mentre un anno fa si registrarono incrementi superiori al 10%, e un dato Irap cresciuto del 7,6% che non sembra tener conto della possibile bocciatura di questa tassa da parte della corte di giustizia europea.Ma come mai Irpef, principale strumento di politica fiscale “federale”, non ha registrato movimenti, mentre Irap non trova ostacoli? Il blocco imposto alle addizionali dal governo nelle ultime finanziarie è riuscito ha contrastare le tentazioni di aumento dell’Irpef da parte delle autorità fiscali locali, mentre l’andamento Irap, che ha differenza non è strozzata dalla finanziaria, è più legato alle dinamiche dell’economia e della produzione.
Il dato sul’Irap non deve e non può essere interpretato come una scappatoia federale per poter integrare la piccola fetta di Irap ricevuta. La sua base imponibile è soggetta a mutamenti da parte dello scenario economico. In questo caso la mancata crescita del Pil è stata sostituita in gran parte dai dati sull’occupazione, che è un elemento anch’esso importante per l’imposta. La variazione dell’Irap è quindi per la maggior parte dovuta alla congiuntura economica, maggiori occupati, incremento dei fatturati, segnali di risveglio nei distretti industriali, che non ha una scelta liberale da parte delle amministrazioni locali.
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