La Fed preferisce soffocare l'inflazione
Caligs ║ lunedì, settembre 26, 2005 ║ Permalink ║ 0 comments
La Banca Centrale Americana ha proseguito senza esitazioni nella propria politica di rialzo graduale dei tassi che arrivano così al 3,75% dal precedente 3,50%. La manovra e la conferma del programma di politica economica della Fed arriva come una doccia fredda nella regione del Golfo del Messico. Sarà dura ricostruire case e palazzi con un saggio d’interesse ascendente ma con questo scenario la Fed non poteva fare di meglio. Tenere d’occhio l’inflazione in questo momento è una priorità di interesse per tutti gli statunitensi, compresi quelli più disagiati. Un costante ascesa dei prezzi, difatti, può portare maggior disagio nel sottore edilizio e negli investimenti industriali che un aumento dei tassi d'interesse.I dati raccolti sull'indice mensile dell'inflazione core danno credito alle preoccupazione di Greenspan. Nonostante l’eccessiva stabilità degli ultimi mesi, il grafico e le previsioni sul prezzo del greggio di breve periodo fanno pensare ad una modesta accelerazione dell’indice in questione, che chiuderà l’anno al 2,1% per poi salire nell'arco del 2006.
Questa implicazione che trova fondamento nel quadro geopolitico ed economico mondiale può essere condizionata da tre differenti fattori:
1. Il continuo aumento del costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) potrebbe nei prossimi 3 mesi diminuire i margini di profitto delle imprese ed esercitare un maggior incentivo a trasmettere ai consumatori l’aumento dei costi.
2. L’impulso della componente energetica rientrerà solo parzialmente tra ottobre e novembre e nella migliore ipotesi si può solo assumerlo costate per il 2006.
3. L’effetto del deprezzamento del dollaro è stato sino ora limitato ma vi sono segni di una maggiore sensibilità dei produttori esteri alle variazioni del cambio, fenomeno che potrebbe accrescersi se le divise asiatiche si rafforzassero. In prospettiva il deprezzamento della valuta continuerà ad esercitare un effetto propulsivo sulla dinamica dei prezzi.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home