Katrina riaccende le polemiche sul debito pubblico
Caligs ║ giovedì, settembre 08, 2005 ║ Permalink ║ 0 comments
L’uragano Katrina potrebbe frenare la crescita economica degli Stati Uniti e indirettamente quella dei suoi partner commerciali. E' la stima diffusa dall'ufficio per il bugdet del Congresso. "Katrina - si legge in una lettera inviata ai leader politici del congresso - potrebbe penalizzare il prodotto interno lordo di mezzo punto o addirittura di un punto percentuale nella seconda metà dell'anno e ridurre l'occupazione di 400.000 unità entro la fine dell'anno".Da Washington invece arriva la notizia, riportata dal NY Times, che Katrina può costare al governo federale circa 100 miliardi di dollari. Una cifra da definirsi abnorme se rapportata ai 21 miliardi di dollari per gli attacchi dell’9/11, difficilmente reperibile dall’amministrazione Bush nel breve periodo. Gli oneri per la ricostruzione di New Orleans arrivano in un momento delicato per il governo Repubblicano, proprio mentre Bush stava reperendo fondi per 70 milioni di dollari con il fine di estendere il programma AMT (American Medical Technologists) e alla vigilia della tanto promessa riduzione fiscale per il 2006. Molto probabilmente quel taglio sarà destinato alla Louisiana insieme ad una buona fetta del deficit pubblico che secondo il CBO raggiungerà nel prossimo anno quota 580 miliardi di dollari, Katrina inclusa. Sotto riporto l’analisi grafica del disavanzo di bilancio relazionato al tempo, in considerazione delle ultime valutazioni del CBO, della diminuzione del regime fiscale, e il problema del AMT.
Il piano cartesiano mostra una tendenza rialzista del debito pubblico che dovrà in ogni caso assorbire gli oneri di Katrina ed eventualmente le promesse fatte dai Repubblicani. Se includiamo nei piani di Bush tutti i tre programmi gli Stati Uniti si ritroveranno nel 2010 con un deficit pari a 700 miliardi di dollari, quasi il doppio di quello attuale.
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