Come applicare la termodinamica all'economia
Caligs ║ mercoledì, giugno 29, 2005 ║ Permalink ║ 1 comments
Da oggi gli economisti devono studiare la fisica di base. Questo si augurano Jean-Phillippe Bouchaud e Mezard, econophysicists francesi, che credono che la distribuzione della ricchezza non sia regolata in base ad un comportamento umano, ma ad una legge della natura (leggi qui). Che la fisica applicata ad oggetti possa essere correlata ai movimenti monetari all’interno di una società non può essere solo un’utopia lo conferma una recente pubblicazione della Federal Reserve Bank of Cleveland (disponibile in pdf) in cui si sostiene che la seconda legge della Termodinamica svolge un ruolo determinante nel descrivere le relazioni presenti nei mercati finanziari.Per la maggior parte degli studiosi, la seconda legge della termodinamica può essere facilmente rapportata ad altre discipline, si tratta di una questione di intuitività. Per esempio, la regola spiega la ragione per la quale la vostra tazza calda di caffè esposta alla temperatura ambiente si raffreddi. Si può limitare la perdita di calore mettendo il vostro caffè in una tazza isolata, che ostacola il relativo scarico di energia, ma il risultato finale è sempre lo stesso, esso si raffredderà fino a raggiungere la temperatura ambiente.
I fautori del rapporto usano l'analogia delle leggi della termodinamica come congiuntura per molti argomenti, anche attuali. Il resoconto, infatti, paragona la reazione al ribasso nei mercato del cambio euro–dollaro ad uno “scarico energetico” descritto dalla seconda regola in questione, provocato dal rifiutato francese e olandese alla carta costituzionale europea. Vi sono riportati anche altri casi che studiano il comportamento delle industrie e il recente flop nel mercato automobilistico.
Ma in alcuni punti politico-economici anche la scienza trova le sue divergenze. Le forze termodinamiche stanno funzionando e si stanno potenzialmente trasformando in energia anche per i renminbi cinesi. Alcuni osservatori del mercato sono convinti che la moneta cinese sia notevolmente sottovalutata e che una volta liberalizzato il cambio, si assisterà ad un suo rapido apprezzamento. Altri, invece, fanno notare che mettere a fuoco solo il problema del cambio monetario sia un errore. La termodinamica del rapporto economico fra la Cina e gli Stati Uniti coinvolge molto più del solo tasso, dollaro/renminbi. Anche se gli Stati Uniti e l’Europa possono essere definite economie mature rispetto a quelle orientali non bisogna sottovalutare le potenzialità della Cina. La vaschetta calda di riso al cherry, probabilmente, impiegherà molto tempo a raffreddarsi.
1 Comments:
A parte le applicazioni ad una o l'altra disciplina, studiare fisica di base non fa certo male a nessuno. Anzi.
Posta un commento
<< Home