La Commissione Europea chiama Pechino
Caligs ║ martedì, maggio 17, 2005 ║ Permalink ║ 0 comments
La decisione del commissario europeo al commercio arriva dopo diverse fasi di trattative all’interno della stessa unione e a seguito dell'intervento Usa sulla questione. Sulla delicata questione del tessile infatti si sono formate due linee di azione: da una parte i grandi paesi produttori (Italia, Spagna, Francia e Grecia) che chiedono una azione rapida di salvaguarda, dall’altra invece i paesi nordici (Gran Bretagna, Danimarca e le repubbliche scandinave) che propongono al contrario una via più morbida e di monitoraggio.
La consultazione formale chiede in sostanza alle autorità cinesi di agire immediatamente per ridurre la crescita delle proprie esportazioni in queste due categorie e di portarla a livello dei primi 12 mesi dei precedenti 14 più il 7,5%. Questo limite, previsto dall’ accordo per l’ ingresso della Cina nella Wto, dovrebbe diventare operativo entro la fine del 2005.
Secondo i dati raccolti dal Servizio commercio estero della Commissione, la produzione di t-shirt è crollata del 12% in Grecia, del 30%-50% in Portogallo e dell’8% in Slovenia. Per i filati di lino, la produzione europea è crollata del 25%, il giro d’affari del 25% e l’occupazione del 13% nei primi mesi del 2005 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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